Giochi antichi

Senet

Dall’inizio dei tempi l’uomo ha sempre giocato, ma non solo l’uomo: in tutto il mondo animale ci sono esempi di attività ludiche. A cosa giocava l’Homo sapiens ai suoi albori non ci è dato saperlo, ma con la diffusione della scrittura e l’uso di rappresentazioni realizzate nelle più disparate tecniche, ci sono arrivate testimonianze di giochi usati nelle antiche civiltà.
Ci sono pervenute anche testimonianze dirette di giochi ritrovati negli scavi archeologici. Tra i più antichi una damiera 3×6 con pedine rotonde, rinvenuta in Egitto nella città di El-Mahash di circa 5000 anni a.C., e un presunto predecessore del Backgammon, trovato nella tomba di un re sumero nella città di Shahr-i Sokhta nell’attuale Iran, databile allo stesso periodo. Di questi giochi non sempre ci sono arrivate le istruzioni, per cui di fronte al gioco materiale abbiamo dovuto ipotizzare come si giocasse.
Le prime fonti scritte che inquadrano i giochi all’interno di un contesto sociale, si trovano nelle civiltà greca e romana. Una delle prime testimonianze letterarie è rappresentata da un passo dell’Odissea in cui viene narrato l’episodio dei Proci intenti a giocare con delle pedine nell’atrio esterno del palazzo di Ulisse.
Se siete interessati ad approfondire l’argomento della storia del gioco ed in particolare di quello della dama, cui i giochi antichi ritrovati somigliano, leggete questi interessanti articoli tradotti dalla Federazione Italiana Dama.
Di questo patrimonio Ludomastro propone alcuni giochi di strategia realizzati nel corso degli anni e che hanno trovato spazio in manifestazioni realizzate in collaborazione con il Museo di Archeologia dell’Università di Pavia.

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